Numero 5 - Maggio 2005

Archivio Vox Praesepis

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Sommario

Lettera dal Presepio 5/05

Conoscere l’Opera Praesepium: il motto e la bandiera dell'Opera.

Conoscere il territorio: Gratteri, il presepe d'epoca nella Chiesa Madre di S. Michele Arcangelo.

Attualità: Referendum ed elezioni: saper scegliere.

Atti ufficiali:
- Messaggi per la malattia e la morte del Papa.
- Messaggio augurale per il nuovo Papa.

E-mail degli Amici del Presepio: risonanze e pensieri per Giovanni Paolo II.

Recensioni: G. Morale, Paulu Piulu.

Vox Informa:
- La fervida attività della delegazione siracusana.
- Nata ufficialmente la delegazione di Cassino.
- In memoria di Suor Colomba Natoli.
- Un ricordo di Padre Vincenzo Bondì T.O.R.

Lettera dal Presepio 5/05
 

Vieni, o Spirito Creatore, visita le nostre menti … o Dolce Consolatore … Dito della mano di Dio,
… sana le nostre ferite col balsamo del tuo Amore. Difendici dal nemico, luce d’Eterna Sapienza!
(Inno di Pentecoste nella Liturgia delle ore)

“…La Madre dice ai servi: ‘Fate quello che vi dirà’.”
(dal Vangelo di Giovanni 2, 5: Maria e Gesù alle nozze di Cana)

 

Amici carissimi , fratelli e sorelle nello Spirito Santo di Dio,

entriamo con solenne letizia in questa santo mese di maggio, tempo che la tradizione cristiana riserva alla venerazione devota della Santa Vergine Maria: è il mese dedicato alla “Madre” in maniera specialissima, proprio in un tempo liturgico, quello Pasquale, che, proprio in questi giorni di maggio, si conclude con la solennità di Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo, che “avviene in tutta la Sua Potenza” alla presenza della Vergine.

Infatti Maria, Madre e Regina della Chiesa, era presente nel Cenacolo con gli Apostoli in quel giorno radioso della primissima effusione dello Spirito Santo: una effusione potentissima di Luce e di Fuoco, che partorisce, nel Vento forte e “gagliardo” dello Spirito di Dio, la Chiesa Santa di Cristo.

Maria, la prima discepola di Gesù, è anche la Madre e la Regina degli Apostoli – “Regina Apostolorum”- per il singolare privilegio, concesso a Lei, l’Immacolata Sposa dello Spirito Santo – (At 1, 14/2,1-4), di adornare di “Umiltà”, di “Bellezza” e di “Sapienza” la Chiesa nascente e di accompagnare quella forza effusiva dello Spirito nel cuore degli Apostoli: Lei, Ancella tutta pura, Sposa perfetta dello Spirito di Luce e di Santità, fondante, illuminante e rigeneratore di vita nuova(Cfr.: At 2, 6-41).

Maria è anche la Madre di tutti i viventi, che sperano nella Salvezza operata dal Suo Figlio Gesù sul Legno santo della Croce; ci è davvero “madre e maestra” la nostra Bella Madre, la Santa Vergine, perché Lei è il “modello” della Chiesa e ci insegna la via per arrivare alla contemplazione della Parola e del Corpo Santo di Cristo Signore (proprio in Lei, nel Mistero dell’Incarnazione, il Verbo di Dio si è fatto Carne): e dice a noi “fate quello che vi dirà.” (Giovanni 2, 5:Nozze di Cana)

Carissimi, vi esorto, con tutta la forza della mia anima, a riconsiderare nella vostra vita questa “presenza affettuosa e materna” di Maria: senza Maria non capiremo Gesù, non capiremo la Chiesa, non capiremo e non ameremo la Croce! (Cfr.: Gv 19, 25-27)

Ubbidiamo, allora, all’esortazione di Maria che ci invita a fare tutto ciò che Gesù ci dice nel Santo Vangelo: “Fate quello che vi dirà!”(Gv 2, 5). Andiamo a Maria con l’animo in festa; veneriamo appassionatamente questa Donna “tota pulchra”, tutta santa; amiamo Maria col cuore di figli innamorati di una Madre, sempre pronta a consolarci e ad ascoltarci nei momenti più difficili della nostra vita: andiamo a Lei, la più tenera delle madri, per confidare con animo aperto e sincero tutto,
…tutte le nostre ansie, le nostre afflizioni e le nostre sofferenze .

Prendiamo in mano, in questo mese fortemente mariano, la santa Corona del Rosario, “catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo d’amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio…”, scriveva il Beato Bartolo Longo nella Supplica alla Regina Santissima del Rosario (L’8 maggio: tutti uniti nella Supplica!).

Il Rosario, la magnifica preghiera del Popolo di Maria, nello stile della “preghiera incessante”, esercitata col cuore sempre rivolto alla Beata SS. Trinità, ci aiuta a capire il percorso della nostra Salvezza, ci costruisce giorno dopo giorno come autentici uomini e donne dello Spirito Santo (creature spirituali), ci concede il dono della Sapienza, del gusto soavissimo delle Cose Sante, perché il Rosario è, veramente, alimento straordinario per la nostra vita orante, per noi pellegrini pur sempre gioiosi in questa Valle di lacrime, in questa Santa Chiesa, militante in questa Storia, come Sacramento di Salvezza per tutti i viventi (Cfr.: Lumen gentium).

Il Rosario è, anche, scudo contro ogni male, contro ogni tentazione e contro il peccato personale e cosmico, perché è il canto orante e puro della Vergine, che magnifica l’Opera di redenzione del Padre, compiuta in Gesù, attraverso la Croce, unico ed autentico strumento di Liberazione e di guarigione da ogni male; in forza della Croce è stato precipitato nell’abisso infernale, Satana, il nostro accusatore dinanzi al Padre (Cfr. Ap 12, 7-18); alla Croce, albero reso fertile di Salvezza con il Sangue prezioso dell’Agnello, è stata legata la morte e, con la morte, è stato per sempre condonato il peccato del mondo e, col peccato del mondo, è stato legato il Demonio, perché non divori più, come leone ruggente, quelle anime che dalla Croce hanno tratto la Vita vera col lavacro di rinnovamento(Tt 3, 3-7).

Con questa forza di fede, carissimi, portiamo sempre con noi la Santa Corona; teniamola nelle nostre mani nei momenti di maggiore debolezza, di difficoltà, di scoraggiamento … di delusione: proprio in questi tragici frangenti della nostra vita, in cui Satana può attaccarci, esperimenteremo Maria come Madre, quale sicuro rifugio dei peccatori e “Sovrana Consolatrice dei mesti” (B. Bartolo Longo).

Maria, Donna dello Spirito Santo, in questo mese speciale, dobbiamo anche considerarla come “Privilegiato Ostensorio Eucaristico”. Dal giorno dell’Annunciazione, Maria è divenuta il tabernacolo vivente del Corpo Santissimo di Gesù, per questo, incessantemente la Chiesa prega con Lei che è l’Ancella del Signore, capace di accogliere in sé la Divina Maternità, tutta la vita di Gesù, la Sua Passione, la Sua Croce e la Gloria della Sua Resurrezione: “Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore”(Lc 2.51) .

Così, nella venerazione di Maria, noi adoriamo il Salvatore Gesù, custodito nel Suo Grembo immacolato, partorito nella Grotta di Bethlem, offerto alla gioia adorante dei pastori e allo stupore regale dei Magi d’Oriente, accudito nell’umile e santa Casa di Nazareth, accompagnato nella Sua pedicazione del Regno, flagellato e crocefisso nell’atrocità del Calvario, risorto dalla tomba come aveva predetto.

In questo Anno dell’Eucaristia, carissimi, adoriamo, quindi, Gesù vivo nell’ostensorio purissimo di Maria, per riscoprire, oggi più che mai, il significato della nostra “sequela” e del nostro “discepolato”.

In realtà, solo con la Madre di Gesù Cristo, figlio di Dio Salvatore (Ictùs), comprenderemo bene cosa ci chiede il “fatto” di essere discepoli: innanzitutto, Maria ci insegna il silenzio, l’adorazione, l’obbedienza e l’umiltà che sono gli “ambiti particolari”, ove Dio può parlare alla nostra anima; poi, in secondo luogo, Maria ci guida nella meditazione della Parola, ci sostiene nel “pregare la Parola”, nell’ “incarnare nella nostra vita la Parola”, nel “conformarci totalmente alla Parola-Pane di vita” e, infine, nel “testimoniare, con le azioni di fedeltà e coerenza, la Parola”.

Viviamo, pertanto, la grande solennità del Corpo e Sangue di Cristo (Corpus Domini, 29 Maggio), riscoprendo con l’aiuto di Maria, le autentiche posizioni di fede da assumere nelle concrete scelte della nostra vita.

Ricordiamoci che Gesù ci invita a non servire a due padroni (Cfr. Mt 6, 24); Lui solo è il Signore della nostra esistenza, Lui è il Pane di vita, disceso dal Cielo, che sostiene, che conforta, che corrobora, che fortifica, che salva, che guarisce e che libera: …è Lui che ci resusciterà nell’ultimo giorno(Gv 6, 34-40).

Maria Auxilium Christianorum, madre dei Santi, ci accompagni tutti in questo suo mese, Tempo della Pasqua di Cristo; possa Ella confermare in noi, innanzitutto, la “Speranza”di trasformare il mondo con la forza dell’Amore Misericordioso del Padre (l’Ascensione- 8 maggio-, infatti, è un invito a rimanere nella Storia umana, per conformarla e consegnarla a Cristo !) e, poi, possa, la Santa Vergine, mantenerci saldi nella Certezza della Resurrezione, massima espressione dell’unico progetto di Salvezza (Fil 2, 5-11), scaturito dal Cuore Santissimo della Trinità Beata.

Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, unico nostro Dio, possano imprimere in noi la Grazia, la forza vitale e la gioia perenne in questo nostro arduo, ma avvincente, itineraio verso la Santità di vita.

Vi auguro di cuore, cari fratelli e care sorelle, carissimi amici, di vivere questo profondo cammino di fede, cementato innanzitutto di preghiera e, al tempo stesso, animato dall’impegno per costruire una società che sappia rispettare la vita, perché la vita è Dio stesso e a Lui solo appartiene.

Amare l’uomo, operare il bene e perseguire la pace sono i tre imperativi categorici, a cui non possiamo sottrarci .

Vi ricordo, cari fratelli, che nel prossimo mese di giugno (domenica 12 giugno 2005) siamo chiamati ad esprimere il nostro NO ai quattro Referendum, volti a modificare la Legge 40/04 sulla Procreazione medicalmente assistita: ricordiamoci che il nostro NO, su indicazione dei nostri Vescovi (CEI), va espresso con l’astensione dal voto che, attenzione, è azione politica, ammessa dalla nostra Costituzione, e non, come sostengono alcuni, “espressione di un debole senso di cittadinanza o una mancanza di responsabilità”. Carissimi, è l’ora della “fedeltà” e della coerenza con i principi della nostra Fede; ricordiamoci vicendevolmente che non ci è consentito barattare con nessuno la nostra identità di cristiani. Le nostre scelte di vita, pertanto, ci impongono, in questo momento particolare della Storia italiana, una testimonianza, coraggiosa e senza veli di ipocrisia, della nostra adesione totale a Gesù, Figlio di Dio Salvatore, morto e risorto, per quell’unica Verità che ci rende veramente liberi (Cfr.:Gv 17, 17-19 /Gv 8, 31-36). A tutti voi auguro di vivere nella Verità e nella Libertà…

Fraternamente Vostro Ictùs

La fervida attività della delegazione siracusana.

La Poetessa Maria Teresa Mauceri da Siracusa, socia onoraria dall’anno sociale 2001, per una serie di eventi provvidenziali, è stata nominata (a.s. 2002) dal Fondatore dell’Opera DELEGATA DI ZONA DELLA CITTA’ E DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA.

A tre anni dalla istituzione di questa delegazione siciliana, siamo già in grado di fare un primo consuntivo di lavoro e di impegno assai ammirevole, infatti la poetessa Mauceri, con la sua costante e premurosa dedizione all’Opera, ha saputo dar fondo a una delle migliori delegazioni per operosità e lusinghieri riscontri in ordine a tutte le iniziative promosse dagli Amici del Presepio.

Il Fondatore e il Consiglio Direttivo esprimono dalle pagine di Vox il loro vivo compiacimento alla Poetessa Mauceri e Le augurano un sereno proseguimento di lavoro per l’Opera Internazionale Praesepium, ricco di buoni frutti e, anche, di legittime personali soddisfazioni culturali e letterarie.
A fronte di cotanto impegno, silenzioso sacrificio e diuturna operosità, il Consiglio Direttivo ha deliberato di conferire alla Poetessa Mauceri Maria Teresa da Siracusa l’ambito e prestigioso
PREMIO FEDELTA’ ALL’OPERA, ALTO RICONOSCIMENTO,
che le verrà ufficialmente consegnato in occasione dell’Eventus 2005 – 9/11 dicembre.

L’operosità costante, silenziosa e fruttuosa di Maria Teresa Mauceri è senza ombra di dubbio un buon esempio per tutti noi, che crediamo fortemente nell’alto valore del volontariato, fatto di generosità, di sensibilità ai Valori dell’uomo e della Fede.

Nata ufficialmente la Delegazione di Cassino

Il Consiglio Direttivo dell’Opera in data 21 marzo 2005 ha accolto la proposta della socia sostenitrice, l’Ins. Concetta Laura Mauceri Midolo da Cassino, in ordine alla istituzione nella Città di CASSINO (Frosinone), nella Regione Lazio, di una DELEGAZIONE DELL’OPERA.

Al riguardo, su proposta del Presidente dell’Opera, Prof. Vincenzo Piccione, il Consiglio Direttivo ha nominato delegata di zona di Cassino l’ins. Concetta Laura Mauceri, stabilendo ufficialmente la sede della Delegazione in Cassino con ampia facoltà operativa anche nei comuni della provincia laziale di Frosinone.

Dalle pagine di Vox giunga alla cara e fattiva socia sostenitrice, Ins. Mauceri, il nostro caloroso e fervido augurio di buon lavoro in quella Terra, ove intenso è il profumo della santità benedettina.

In memoria di Suor Colomba Natoli

Quest’anno ricorre il II anniversario della morte, avvenuta nell’estate del 2003, della nostra Delegata di zona per gli Ordini religiosi, Suor Colomba – al secolo Giuseppina Natoli da Lipari -, consacrata al servizio di Dio e della Chiesa nella Congregazione delle Suore Francescane dell’Immacolata di Lipari.

In noi tutti è ancora vivo il ricordo di questa anziana Suora, animata sempre da uno spirito di una giovinezza intramontabile e di una freschezza di fede disarmante per l’ardente zelo e l’ammirevole entusiasmo. Lavorò con spirito di dedizione e di sacrificio per l’Opera e si prodigò fino alla fine dei suoi giorni a diffondere lo spirito e le iniziative degli Amici del Presepio. Fu assai generosa in tutto; partecipò sempre insieme al alcune consorelle quasi a tutti i Congressi-Eventus dal 1990 e ci confidava che per Lei i nostri incontri annuali erano dei veri e propri ritiri spirituali, da cui Ella traeva tanto bene e tanta edificazione per la Sua vita di religiosa.

Il Suo sorriso e la Sua benevolenza rimane impressa in tutti noi che l’abbiamo conosciuta ed amata, quale stupenda “sorella nella fede”: nei nostri Congressi-Eventus era davvero un “fiore profumato di santità”. Il Presepio per Lei, prendendo a prestito una frase della Fondatrice del Suo Ordine, Madre Florenzia da Lipari, era una “scuola di santità”, perché dal Santo Bambino, dalla vergine Maria e dal patriarca San Giuseppe, si può apprendere l’arte della santità. Quest’anno, anche come debito di riconoscenza alla carissima Suor Colomba, nel prossimo Eventus di dicembre 2005, tutti noi presepisti e amici simpatizzanti dell’Opera Praesepium saremo chiamati a riflettere proprio sul PRESEPIO, SCUOLA DI SANTITA’.

Suor Colomba con i suoi dolcissimi occhi di “madre” ci guarderà dal Cielo e pregherà per noi il Santo Bambino Gesù e per noi chiederà e intercederà Grazie e favori celesti.

Grazie Suor Colomba per tutto quello che hai dato all’Opera Amici del Presepio: per noi tutti sei stata un dono soave e profumatissimo di autentica Santità.

Un ricordo di Padre Vincenzo Bondì T.O.R.

A sette anni dalla morte di Padre Vincenzo Bondì (M.1998), francescano del terz’Ordine Regolare, Rettore del Santuario dell’Ecce Homo di Calvaruso (Messina), nostro affettuoso socio dal 1990, ideatore di una singolare MOSTRA DI MINIPRESEPI, allestita annualmente a Natale nel Chiostro del Convento, annesso al Santuario, ci sembra doveroso un ricordo di questo Figlio di San Francesco d’Assisi, che con grande passione ed entusiasmo partecipò alle nostre iniziative di promozione della tradizione e della spiritualità presepiale. Lo ricordiamo, ancora, con quel suo volto sempre radioso di gioia francescana, quando ci donò l’ultima Sua presenza nella cerimonia della premiazione dei Presepi nel nostro Congresso delle Celebrazioni del Decennale di Fondazione dell'Opera, nel 1997 a Geraci Siculo.

Momento assai particolare per Lui, presepista, perché in quell’anno la Commissione dell’Opera riconobbe alla sua Mostra di Minipresepi l’ambito riconoscimento di “Migliore Mostra di Minipresepi d’Italia”, conferendogli una Natività d’oro.

In quella fausta occasione Padre Vincenzo Bondì coinvolse il Sindaco del Comune di Villafranca Tirrena, ove ricadeva il Santuario di Calvaruso, il quale volle insignire l’Opera di una targa di benemerenza con lo Stemma della Città di Villafranca (ME).

L’anno dopo il rev.mo P. Vincenzo fu colpito da una terribile e devastante malattia, che nel giro di pochi giorni lo condusse nella Bethlemme celeste, per adorare in eterno quel Santo Bambino, che tanto aveva amato in terra.

Possa, Padre Vincenzo, intercedere per noi dal Cielo e farci ottenere dalla SS. Trinità tutti quei doni di grazia, di cui l’Opera necessita.


Con Vox Praesepis l’Opera ha già aperto il CENTRO DI “ASCOLTO FRATERNO”

Per tutti coloro che intendono mettersi in contatto, tranne situazioni urgenti, sarà bene prenotare e concordare l’orario della conversazione telefonica di “ascolto fraterno” (338 4151232). La conversazione telefonica sarà sempre di un massimo di 15 minuti (poi si valuterà da caso a caso).
Ci si presenterà solo col nome di battesimo, rimangono facoltativi i recapiti personali (indirizzo, telefoni, e-mail) e le generalità complete; SONO NECESSARI PER COLORO CHE VOGLIONO CONTINUARE AD AVERE UN RAPPORTO EPISTOLARE).

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Tutti coloro che scriveranno a “LETTERE DAL PRESEPIO” riceveranno una risposta personale riservata
per via postale ordinaria (o prioritaria se richiesta espressamente) o per via e-mail o telefonica (338 4151232).
Indirizzare a: “LETTERE DAL PRESEPIO”
presso Opera Praesepium
Viale Europa 17
90010 GERACI SICULO (Palermo)

Offerte a sostegno del servizio fraterno “LETTERE DAL PRESEPIO” e “CENTRO ASCOLTO FRATERNO”
da versare a mezzo vaglia postale da intestare a
 PROF. VINCENZO PICCIONE, presidente Opera Praesepium ed indirizzare come sopra.