Numero 3 - Marzo 2005

Archivio Vox Praesepis

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Sommario

Lettera dal Presepio 3/05

Conoscere l’Opera Praesepium: il nuovo inno dell’Opera.

Dallo Statuto dell’Associazione: il Battesimo Presepisitico.

Conoscere il Territorio: Madonie: Pollina presepistica.

Dal Diario di Viaggio: Visita commissariale a Pollina.

Vox Informa:
- AD 2005: 3° anno di Preparazione al XX di Fondazione
- Nuova delegazione in Puglia
- Il libro di Giorgio Morale
- Nella casa-museo esposte le opere del Maestro Cascella
- Una delegazione per la Lombardia?

Lettera dal Presepio 3/05

“Hai perdonato l’iniquità del tuo popolo,
hai cancellato tutti i suoi peccati.
…La sua salvezza è vicina a chi lo teme…”
(Salmo 84)

Carissimi Fratelli e carissime Sorelle in Gesù, Verbo Incarnato, Crocefisso e Risorto,
Carissimi Amici dell’Opera Praesepium,

siamo nel bel mezzo della Santa Quaresima, nel cuore del cammino di conversione e di rinnovamento della nostra vita. Ognuno di noi viva questo Tempo forte di preghiera e di penitenza con animo umile, docile a lasciarsi plasmare dall’Amore Misericordioso del Padre, che, come dice il Salmista, ha perdonato le nostre iniquità e ha cancellato i nostri peccati.
Ma, attenti, carissimi, Dio ci concede il Suo perdono, solo se abbiamo consapevolezza dei nostri errori e delle nostre mancanze, infatti, dice ancora il salmista, “la Salvezza è vicina a chi lo teme”.
Il “timor di Dio” è uno dei sette doni dello Spirito Santo… e noi dobbiamo, con insistenza, chiedere e implorare questo “dono”, che non è – attenzione - il grave ed erroneo sentimento della paura di Dio, infatti non dobbiamo vivere nella paura e nel timore di un Padre che è Santo e che ci ama di un amore eterno e col cuore tenerissimo di una madre e di un padre. Avere il dono del “timor di Dio” è la lucida e adamantina coscienza di voler fare nella propria esistenza solo ciò che piace a Dio.
In altre parole, dobbiamo sforzarci, aiutati dalla incessante preghiera, di vivere il più possibile nella fedeltà ai Santi Comandamenti divini, perché solo così possiamo essere accetti al Padre Santo Celeste.

Questo è, in verità, il cammino della Santità: adoperarsi di piacere a Dio più che agli uomini!

Ecco il significato di questo nostro santo itinerario quaresimale:
andare al Cuore Santo di Dio, chiedere a Lui quale è la Sua Volontà sopra di noi e vivere nella Luce dal Suo Sole di Verità.
I grandi santi, uomini peccatori come noi, ma fiduciosi nell’Amore del Padre, hanno saputo prendere alla lettera l’invito pressante di Dio: “Siate Santi, perché Io sono Santo !”
Gesù nel Suo Vangelo ci esorta decisamente: “Siate perfetti, come è perfetto il Padre mio che è nei Cieli !”
Sant’Anselmo d’Aosta, nella Sua riflessione filosofica e teologica, ci parla appunto di intraprendere con fervore e umiltà, con cuore purificato, un “itinerarium in mentis Deum”,
un santo cammino nel pensiero e nella Volontà Santa di Dio.
E’ lo stesso cammino silenzioso, docile e fedele, di Giuseppe di Nazareth, il Padre verginale e putativo di Gesù, che la Chiesa festeggia in questa Santa Quaresima il 19 marzo, quale “modello per tutta la Chiesa”, infatti, non a caso è stato proclamato Patrono della Chiesa Universale.
Incontriamo quest’Uomo Giusto nell’evento della venuta al mondo del Messia …
Lui, il promesso sposo della Vergine Maria, vive dei momenti assai tragici: la sua Sposa che, senza averla “conosciuta”, aspetta un figlio; la persecuzione di Re Erode; la tragica fuga notturna in Egitto; ma, in tutti questi momenti difficili, Giuseppe rimane fedele ai comandi di Dio e vi si sottomette con totale abbandono.

Giovanni Paolo II, nella “Redemptoris Custos”, propone lo straordinario esempio di San Giuseppe a tutti noi, a tutto il Popolo cristiano, perché, da ognuno di noi, si “tenga sempre dinanzi agli occhi il suo umile, maturo modo di servire e di ‘partecipare’ all’economia della salvezza” (R C, n.11).
Così, Carissimi Fratelli e Sorelle, mettere in risalto la figura di Giuseppe, Sposo santo di Maria, significherà per noi, “Chiesa di Dio” e “Famiglia di Dio”, avere piena consapevolezza che nostro “atteggiamento fondamentale deve essere quello del ‘religioso ascolto della Parola di Dio’, ossia dell’assoluta disponibilità a servire fedelmente la volontà salvifica di Dio, rivelata in Gesù. Già, all’inizio della redenzione umana - scrive ancora il Papa - troviamo incarnato il modello dell’obbedienza, dopo Maria, proprio in Giuseppe, colui che si distingue per la fedele esecuzione dei comandi di Dio” (R C, n.30).
Ecco, come la Santa Chiesa, in questo percorso santo della Quaresima,
con l’attenzione alla Solennità di San Giuseppe, un’eccezione festosa nel cammino penitenziale, vuole offrici un “modello” di autentica adesione ai progetti di Dio, una docilità perfetta a lasciarsi guidare da Dio.
A chi è docile e giusto, però, Dio affida la ‘custodia’ dei tesori più preziosi e più grandi: a Giuseppe, il carpentiere, viene affidata Maria, la Madre di Dio e, ancor più, viene affidata la potestà di padre putativo su Gesù, il Figlio Santissimo di Dio .
Così, San Giuseppe, non è solo modello per la Chiesa, ma è anche “esempio santo” di sposo e di padre, di apostolo verace e di contemplativo consacrato e, in forza di questo, è magnifico modello “agli sposi e ai genitori, a coloro che vivono del lavoro delle proprie mani e di ogni altro lavoro, alle persone chiamate alla vita contemplativa come a quelle chiamate all’apostolato” (R C, n.32).
Carissimi, a questo punto voi mi direte e mi domanderete: “Come fare per camminare, come Giuseppe, nella fedeltà e nel santo “timore di Dio”?
Come riuscire nell’intendimento di “piacere solo a Dio”, quando, magari, le tentazioni del mondo, con tutte le sue trappole e le sue lusinghe, ci rendono quasi impossibile questo cammino di conversione ?”
Cari Fratelli e Sorelle, abbiamo una strategia da mettere in atto: l’arma strategica segreta è riposta in una vita di Preghiera, unitamente all’alimento indispensabile della Parola di Dio e dell’Eucaristia.
In questo Anno speciale di attenzione al Corpo e al Sangue di Gesù, soffermiamoci molto di più in adorazione dinanzi ai nostri tabernacoli, offriamo a Gesù Eucaristia tutta la nostra vita, tutte le nostre angosce, tutti i nostri fallimenti; offriamo a Gesù Eucaristia il mondo con tutti i suoi mali: sofferenze, guerre e perversioni.
Poniamo, in questi giorni di Quaresima, ai piedi dei nostri Divini Ostensori, solennemente esposti nella preghiera delle “Quarantore”, tutti gli innocenti violentati e scandalizzati dai peccati dei grandi, tutti i bambini offesi nei loro diritti e sfruttati dall’ingordigia dei “forti”; poniamo ai piedi di Gesù tutte le donne violentate nella dignità della loro femminilità e sfruttate nel mercato della prostituzione;
poniamo, infine, ai piedi di Gesù tutti coloro, giovani e adulti, che non riescono ancora ad uscire dal tunnel della droga e dal “peccato orribile di vivere senza Dio”, anzi, di sostituirsi a Lui nel dominio sugli uomini e sui beni della terra, perpetrato da tutte le Mafie.
Allora ritorniamo alla preghiera, alla Parola di Dio e all’Eucaristia: questi sono gli strumenti essenziali per metterci in sintonia – on line - con Dio, perché, poi, nella ‘connessione divina’, sarà Lui a compiere la Sua Opera in noi; non saremo più noi a sforzarci di credere in Lui, ma sarà Dio a credere in noi e a trasformarci da uomini vecchi, in “creature nuove”,
RINATE NELL’ACQUA E NELLO SPIRITO.
Questo, Amatissimi fratelli, è il segreto dei Santi !
…E noi tutti dobbiamo farci Santi !

La santità è la Salvezza compiuta … e si compie, perché noi costantemente, in questo terreno pellegrinaggio, viviamo nel Santo Timore di Dio.
Allora, vi invito tutti, cari fratelli che leggete questa Lettera dal Presepio, di vivere con questo nuovo stile di vita la Quaresima fino al giorno radioso della Resurrezione del Signore Gesù, il prossimo 27 marzo, quando rivivremo, nella pregnante attualizzazione liturgica, il Mistero Pasquale, questo Santo Passaggio dalla morte alla vita, dal peccato alla vita della Grazia.

L’Apostolo Paolo ci dice che “vana sarebbe la nostra fede, se Cristo non fosse risorto dai morti”,
infatti, sulla resurrezione di Gesù si fonda la “speranza che non può deludere”; dinanzi a quest’Opera strepitosa di Dio, i profeti esclamano: “La morte è stata ingoiata dalla vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria?
Dov’è o morte, il tuo pungiglione?”(Isaia, 25,8; Osea13,14)
Ecco, la certezza che dà senso a tutto il nostro peregrinare:
Cristo è la vittoria sulla morte e sul peccato … con la Sua Croce e in forza della Sua Resurrezione non saremo più vittima dell’Accusatore (il Demonio), che ci accusava giorno e notte, perché Gesù ci ha giustificati, ci ha lavati col Suo Sangue prezioso e ci ha aperto il Cuore misericordioso del Padre che, nella potenza dello Spirito Santo, ci rinnova e ci rigenera come nuove creature per una nuova Creazione:
“ecco, faccio nuove tutte le cose” … è la promessa del Signore!

Carissimi, amati e benedetti dal Signore, questo sia l’augurio gioioso per questa Santa Pasqua di Resurrezione:
diventare “creature nuove” in Gesù morto e risorto! Alleluja!

Dalla Luce del Presepio, dalla Potenza del Verbo Incarnato … Pace a Voi…
Cristo, amen del Padre, è risorto, è vivo ed è in mezzo a noi …

Il Signore è veramente risorto… alleluja!
 

Vostro Ictùs
 

A.D. 2005: 3° Anno di preparazione al XX di Fondazione

Da due mesi siamo entrati nel 3° anno di preghiera e di preparazione alle CELEBRAZIONI del XX di FONDAZIONE DELL’OPERA 1987-2007...

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NUOVA DELEGAZIONE IN PUGLIA

Il Consiglio Direttivo dell’Opera
nella seduta del 1 febbraio 2005 ha istituito una nuova delegazione regionale in PUGLIA, nella Città di San Marzano di San Giuseppe (Taranto).

La nuova Delegazione pugliese è stata affidata al valente presepista Dr. Arch. Antonio Borsci, il quale sta lavorando, pure, alla costituzione di una nostra Cellula regionale per il coordinamento delle attività ed iniziative della Nostra Opera in Terra pugliese.

Uno scultore di Presepi artistici, aderente alla Delegazione di Puglia, ha promesso la donazione di una SCULTURA PRESEPISTICA alla Casa-Museo “Piccione d’Avola”. Daremo notizia di questo, non appena la scultura presepiale perverrà alla Sede dell’Opera.

Nell’Eventus 2004 – Cefalù 3/5 dicembre 2004 – assai significativa si è rivelata la partecipazione attiva e sentita dei nostri Amici pugliesi. Rivolgiamo, pertanto, all’Arch. Borsci e ai suoi collaboratori, per altro ideatori del Presepe Vivente 2004, da noi premiato come “miglior presepe vivente d’Italia”, un fraterno augurio di buon lavoro nell’amata Terra di Puglia.

IL LIBRO DI GIORGIO MORALE “PAULU PIULU”

Un nostro caro Amico e simpatizzante dell’Opera, il Prof. Giorgio Morale, nativo di Avola e vivente a Milano ove insegna, ci ha fatto pervenire un suo prezioso testo in prosa, “Paulu Piulu”, che a breve verrà pubblicato. Il racconto è ambientato in Sicilia, ad Avola, città natia dell’Autore. Il protagonista è un ragazzo, Paolo, che vive le sensazioni, le paure, le scoperte e le emozioni della sua infanzia…

Il forte tono di verità di queste pagine fa pensare a una profonda base autobiografica. Per il momento ci complimentiamo con Giorgio Morale per la “stupenda scrittura”, ove molto belli ci sono sembrati i capitoli “Doppu Natali, friddu e fami” e “Le Preghiere”.

Non appena il libro del Prof. Morale verrà pubblicato, sarà nostra cura offrire ai nostri lettori una ricca scheda biografica dell’Autore e una recensione bibliografica dell’opera.

NELLA CASA-MUSEO
ESPOSTE LE OPERE DI CASCELLA


Le Opere donate dal Maestro Giuseppe Cascella sono pervenute nello scorso mese di febbraio e si trovano già esposte nel piano nobile della CASA-MUSEO “Vincenzo Piccione d’Avola”, tantissimi i visitatori non appena si è diffusa la notizia.

I doni di Cascella sono di una bellezza artistica straordinaria:
Il Presepe (h. cm 111 - largh. cm 75 - prof. cm 48) è un capolavoro d’arte presepiale, esso si sviluppa in altezza e presenta pittoreschi anfratti rocciosi, ove si aprono le case dei pastori e degli artigiani e, in basso, l’antro della Santa Grotta di Bethlehem.

Tutta l’ambientazione e la scenografia dell’Opera presepiale del Cascella fa un sapiente riferimento alle architetture rupestri del Sud Italia.
Oltre a questo prezioso Presepe, l’illustre Maestro Cascella ci ha fatto dono di un suo capolavoro in pittura: si tratta di un olio (cm 80 x cm 60) ove splendono di luce propria i colori stupendi e “ unici” della “PRIMAVERA CASCELLIANA”.

La Pittura del Cascella nella Casa –Museo costituisce per il momento un “unicum”, anche se il Maestro già ci ha assicurato che altre Sue Opere e altre di Suoi Amici Artisti arricchiranno notevolmente nel tempo le Collezione museali, avviate nel 1970 dal fondatore,
Prof. Vincenzo Piccione d’Avola.

Ringraziamo ulteriormente l’illustre Maestro, insignito in pectore dal prestigioso titolo onorifico di ACCADEMICO DEL SANTO PRESEPIO, per la generosa e preziosa collaborazione.

Il dono di Angelo De Boni, artista milanese:
una delegazione per la Lombardia?

Il nostro socio benemerito, M° Giuseppe Cascella, delegato di zona per la Regione Campania, ci ha comunicato che il famoso artista milanese ANGELO DE BONI, Suo fraterno amico, venuto a conoscenza della nostra Associazione, ha manifestato la volontà di donare alla Casa-Museo “Vincenzo Piccione d’Avola” una sua opera.

Ringraziamo sentitamente il M° De Boni da Milano e il M° Cascella.
Nel momento in cui conosceremo l’opera destinata al dono, forniremo una scheda bibliografica sul M° donatore e una presentazione del “dono d’arte”.

Ci auguriamo, infine, che questo contatto artistico con la Città di Milano possa sortire la provvidenziale creazione di una DELEGAZIONE REGIONALE PER LA LOMBARDIA, ove fino adesso non siamo ufficialmente presenti.


Con Vox Praesepis l’Opera ha già aperto il CENTRO DI “ASCOLTO FRATERNO”

Per tutti coloro che intendono mettersi in contatto, tranne situazioni urgenti, sarà bene prenotare e concordare l’orario della conversazione telefonica di “ascolto fraterno” (338 4151232). La conversazione telefonica sarà sempre di un massimo di 15 minuti (poi si valuterà da caso a caso).
Ci si presenterà solo col nome di battesimo, rimangono facoltativi i recapiti personali (indirizzo, telefoni, e-mail) e le generalità complete; SONO NECESSARI PER COLORO CHE VOGLIONO CONTINUARE AD AVERE UN RAPPORTO EPISTOLARE).

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Tutti coloro che scriveranno a “LETTERE DAL PRESEPIO” riceveranno una risposta personale riservata
per via postale ordinaria (o prioritaria se richiesta espressamente) o per via e-mail o telefonica (338 4151232).
Indirizzare a: “LETTERE DAL PRESEPIO”
presso Opera Praesepium
Viale Europa 17
90010 GERACI SICULO (Palermo)

Offerte a sostegno del servizio fraterno “LETTERE DAL PRESEPIO” e “CENTRO ASCOLTO FRATERNO”
da versare a mezzo vaglia postale da intestare a
 PROF. VINCENZO PICCIONE, presidente Opera Praesepium ed indirizzare come sopra.